Andrea Chénier

Foto Gaia Bonanomi
Opera e balletto 2024-2025

Andrea Chénier | Umberto Giordano

“Trionfo completo. Ventina chiamate artisti e maestro.” Con questo telegramma l’editore Sonzogno comunicava nel marzo del 1896 il successo travolgente di Andrea Chénier all’autore del libretto, Illica, che aveva saputo trasformare in una tragedia ardente la biografia di un poeta francese vittima della Rivoluzione francese. Nel dramma, Chénier è un idealista, impreparato ad affrontare le trame del terrore giacobino e innamorato di Maddalena, un’aristocratica in fuga dai rivoluzionari; i due, vittime di Gérard, resteranno uniti fino alla morte. Sollecitato da un testo ricco di dettagli storici e con personaggi mossi da passioni estreme, il compositore Umberto Giordano riutilizzò marce rivoluzionarie, come La carmagnole, e scrisse una cornucopia di arie e duetti magnifici. Poche opere hanno un numero così alto di brani memorabili: Un dì, all’azzurro spazio, La mamma morta e Nemico della patria sono solo alcuni esempi.


La coppia di tragici amanti ha parti vocali impegnative, che richiedono forza espressiva e controllo tecnico: saranno interpretati da due artisti di enorme statura vocale e interpretativa, Gregory Kunde e Maria Agresta. Vestirà i panni dell’antagonista Franco Vassallo. L’opera sarà presentata in un nuovo spettacolare allestimento di Giancarlo del Monaco, esperto regista di fama internazionale che si definisce “un innovatore nel segno della tradizione”. Il podio accoglierà nuovamente il giovane maestro Andrea Battistoni, dopo la sua brillante direzione della Bohème la scorsa stagione.
 

Andrea Battistoni direttore d'orchestra
Giancarlo del Monaco regia
Barbara Staffolani coreografia e assistente alla regia
Daniel Bianco scene
Jesus Ruiz costumi
Wolfgang von Zoubek luci
Ulisse Trabacchin maestro del coro
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Nuovo allestimento Teatro Regio Torino

Conferenza-Concerto: mercoledì 11 Giugno ore 18 - Piccolo Regio Puccini

Dramma di ambiente storico in quattro quadri

Musica di Umberto Giordano
Libretto di Luigi Illica
Prima rappresentazione assoluta:
Milano, Teatro alla Scala,
Sopratitoli in italiano/inglese
durata indicativa
165'

Personaggi e interpreti

Kunde Gregory
Andrea Chénier Tenore

Gregory Kunde

Andrea Chénier Tenore

Angelo Villari

Carlo Gérard Baritono

Franco Vassallo

Carlo Gérard Baritono

Ernesto Petti

Maria Agrest
Maddalena di Coigny Soprano

Maria Agresta

Maddalena di Coigny Soprano

Yolanda Auyanet

Maddalena di Coigny Soprano

Alessandra di Giorgio

Mara Gaudenzi
Bersi Mezzosoprano

Mara Gaudenzi

Bersi Soprano

Albina Tonkikh (Regio Ensemble)

La contessa di Coigny Mezzosoprano

Federica Giansanti

Madelon Mezzosoprano

Manuela Custer

Adriano Gramigni
Roucher Basso

Adriano Gramigni

Nicolò Ceriani
Pietro Fléville e Fouquier Tinville Baritono

Nicolò Ceriani

Vincenzo Nizzardo
Mathieu Baritono

Vincenzo Nizzardo

Riccardo Rados
Un "Incredibile" Tenore

Riccardo Rados

L'abate poeta Tenore

Mark Kim (Regio Ensemble)

Zimmerman
Dumas Basso

Tyler Zimmerman (Regio Ensemble)

Schmidt Baritono

Janusz Nosek (Regio Ensemble)

 

 

Calendario rappresentazioni

Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo

Opera e balletto
Andrea Chénier | Umberto Giordano

Anteprima Giovani

2025-06-17 20:00:00 Europe/Rome Andrea Chénier | Umberto Giordano di | Umberto Giordano Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Andrea Chénier | Umberto Giordano
2025-06-18 20:00:00 Europe/Rome Andrea Chénier | Umberto Giordano di | Umberto Giordano Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Andrea Chénier | Umberto Giordano
2025-06-19 20:00:00 Europe/Rome Andrea Chénier | Umberto Giordano di | Umberto Giordano Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

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Baby Club
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2025-06-25 15:00:00 Europe/Rome Andrea Chénier | Umberto Giordano di | Umberto Giordano Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

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Opera e balletto
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2025-06-29 15:00:00 Europe/Rome Andrea Chénier | Umberto Giordano di | Umberto Giordano Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Argomento

atto

L'azione si svolge nella serra del Castello di Coigny. La rivoluzione francese è ormai alle porte, ma la nobiltà francese continua a vivere un'esistenza spensierata. La Contessa di Coigny dà una festa nel suo castello. Il giovane servitore Gérard, a sua volta figlio di un servo della famiglia, è intento ad addobbare la serra per la festa imminente e rimugina fra sé l'odio per la sua condizione servile e i suoi padroni. Solo un membro della famiglia si salva dal suo odio: la contessina Maddalena, della quale è segretamente innamorato. Alla festa interviene il poeta Andrea Chénier, che subisce le critiche della Contessa e uno scherzo dalla civettuola Maddalena. Il giovane difende con vigore i suoi ideali contro i costumi corrotti dell'epoca, che stanno portando la società alla rovina; scongiura inoltre Maddalena, la cui innocenza lo ha colpito, di tenere in maggior conto un sentimento gentile come l'amore, caduto ormai nel disprezzo della società. Maddalena, a sua volta colpita dalle parole di Chénier, si scusa e lascia la festa, che viene interrotta poco dopo per l'ingresso di un gruppo di mendicanti introdotto da Gérard. La contessa rimprovera il suo servo, che sdegnato si toglie la livrea e si allontana con il padre. La festa riprende e gli invitati si lanciano in una gavotta.

atto

A Parigi nelle vicinanze del ponte Peronnet. Siamo nel periodo del Regime del Terrore e Robespierre imperversa. Chénier, che è incorso negli strali del governo rivoluzionario, viene costantemente pedinato da un "Incredibile" messogli alle costole da Gérard, ormai divenuto un capo della rivoluzione. Una donna ignota scrive da tempo a Chénier chiedendo protezione. Si tratta di Maddalena di Coigny, cui i rivoluzionari hanno ucciso la madre, e che è costretta a vivere nascosta, ormai ridotta in povertà. Si presta ad aiutarla la serva Bersi che per guadagnare dei soldi, per sé e per l'ex padrona, esercita la prostituzione (tra l'altro lei stessa fa da intermediaria col poeta). Chénier viene invitato, dall'amico Roucher, a partire per evitare di essere catturato dai rivoluzionari, ma il giovane vuol prima conoscere la misteriosa donna delle lettere. Una sera, vicino al ponte, i due giovani si incontrano e Chénier riconosce subito Maddalena, la ragazza altera della festa ora così profondamente mutata. Fra i due divampa subito l'amore ma improvvisamente, avvertito dall'"Incredibile", irrompe Gérard, ancora innamorato di Maddalena. Fra lui e Chénier si accende un duello, mentre Maddalena fugge. Chénier ferisce gravemente il rivale e questi, riconoscendolo, per amore di Maddalena, consiglia al suo feritore di fuggire assieme alla donna che ama, in quanto è ricercato dai rivoltosi. Al popolo che accorre dichiara di non conoscere l'uomo che lo ha ferito.

atto

Nel tribunale rivoluzionario. La Francia ha bisogno di soldati e denaro. Gérard, ormai guarito, cerca di convincere la folla a fare donazioni per la guerra che l'intera penisola muove contro la nazione. Una vecchia popolana cieca, Madelon, offre alla patria il suo unico nipote quindicenne, mentre l'"Incredibile", rimasto da solo con Gérard, lo esorta a consegnare Chénier presso il tribunale rivoluzionario, sapendo che la notizia della sua condanna si spargerebbe velocemente arrivando alla orecchie di Maddalena. Gérard esita, deluso dalla piega degli avvenimenti: non ha abbandonato la sua condizione di servo, poiché ora è servo stesso della Rivoluzione e del suo tribunale di morte. Come previsto, Maddalena si presenta al Tribunale, e, dopo una tentata violenza, si offre al suo ex servo perché salvi la vita di Chénier. Commosso, Gérard le promette di salvare la vita del poeta. Durante il processo, Andrea si difende da ogni accusa (Sì, fui soldato): successivamente, Gérard ritratta la denuncia, che viene però rinnovata dal pubblico accusatore Antoine Quentin Fouquier-Tinville. Chénier e gli altri prigionieri sono condannati a morte.

atto

Il cortile della prigione. Andrea Chénier, assistito dall'amico Roucher, si appresta a morire e scrive i suoi ultimi versi. Aiutata dal pentito Gérard, Maddalena riesce a ottenere un colloquio con Chénier e a corrompere la guardia. All'alba, quando i soldati vengono a prelevare i condannati, si sostituisce a una prigioniera, Idia Legray. Prende così posto sulla carretta a fianco dell'uomo che ama. I due si avviano sereni incontro alla morte, rapiti nell'estasi del loro amore. In un angolo Gérard piange, mentre in una mano tiene il biglietto scritto da Robespierre come risposta alla sua richiesta di grazia "Perfino Platone bandì i poeti dalla sua Repubblica".

 

 

 

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