Giselle

Foto Gaia Bonanomi
Opera e balletto 2024-2025

Giselle | Adolphe-Charles Adam

Le margherite sono più affidabili degli uomini: questa potrebbe essere la morale di Giselle, il balletto romantico per eccellenza, composto dal francese Adolphe Adam nel 1841 e diventato sin da subito uno dei lavori più amati sia dal pubblico sia dai ballerini. Se la protagonista, la bella contadina Giselle, avesse preso più sul serio il risultato del gioco “m’ama non m’ama” la sua sorte sarebbe stata diversa, perché avrebbe capito che il suo adorato Albrecht le mentiva. Quando la ragazza scopre che il fidanzato presto sposerà una nobildonna, muore di dolore. Il suo spirito si unisce a quelli di altre fanciulle tradite, le villi, creature fantastiche che si aggirano nei boschi per costringere gli uomini a danzare fino alla morte. Albrecht potrebbe essere la loro ennesima vittima.


Uno dei segreti del successo di Giselle è la partitura raffinatissima; Adam creò atmosfere sonore molto diverse per ciascun atto: per il primo, ambientato durante la festa della vendemmia, scrisse danze brillanti; per il secondo, una musica eterea e notturna come le sfuggenti villi. Una serie di temi musicali ricorrenti, orecchiabili e semplici da identificare, garantisce la coesione del lavoro. Giselle, titolo dal fascino intramontabile, è presentato dal Balletto dell’Opera di Tbilisi nell’edizione di Aleksej Fadeečev, che riprende e rielabora le coreografie storiche, tecnicamente molto impegnative. La scenografia ha la delicatezza e la poesia di un disegno all’acquarello, recuperando pienamente la tradizione ottocentesca.

Balletto dell’Opera di Tbilisi

Direttrice artistica: Nina Ananiashvili

Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa coreografia
Aleksej Fadeečev e Nina Ananiashvili versione coreografica
Papuna Gvaberidze / Levan Jagaev direttore d'orchestra
Viačeslav Okunev scene e costumi
Paul Vidar Saevarang luci
Tat’jana Rastorgueva assistenti alla coreografia

Solisti e corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi
Orchestra Teatro Regio Torino

 

Conferenza: mercoledì 11 dicembre ore 18 - Sala del Caminetto (insieme a Lo Schiaccianoci)

Balletto in due atti

Musica di Adolphe-Charles Adam
Libretto di Théophile Gautier e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges
Coreografia di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa
Prima rappresentazione assoluta:
Parigi, Théâtre de l’Académie Royale de Musique,
Durata indicativa
140'

Calendario rappresentazioni

Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-12 20:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-13 14:30:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-13 20:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-14 14:30:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-14 20:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-15 15:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-17 20:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Opera e balletto
Giselle | Adolphe-Charles Adam
2024-12-18 20:00:00 Europe/Rome Giselle | Adolphe-Charles Adam di | Adolphe-Charles Adam Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

Argomento

atto

In un villaggio della Renania medievale, durante la vendemmia, appare una giovane contadina, Giselle, che vive in una casetta con sua madre Berthe. La ragazza adora ballare e darebbe la vita per questa sua passione. Entra in scena un giovane vestito da popolano, Loys, che abita nei pressi ma che in realtà è, sotto mentite spoglie, il principe di Slesia, Albrecht. Giselle è inconsapevole delle sue nobili origini ed appare in un primo momento titubante, mentre accetta poi la corte del giovane, di cui si innamora.

Giselle e Albrecht, nei panni di Loys, danzano gioiosamente nonostante i continui richiami della madre di lei che l'ammonisce per le sue precarie condizioni di salute. La madre è inoltre ossessionata dalla leggenda delle Villi e diffida istintivamente di Loys, temendo di vedere un giorno la figlia trasformata in una Villi. I giovani innamorati affidano il destino del loro amore allo sfogliare i petali di una margherita; l'innocente gioco termina con un presagio negativo. Wilfred, amico del principe, tenta invano di dissuaderlo dal continuare la relazione con la giovane contadina. Entra in scena Hilarion, il guardiacaccia, geloso di Giselle, che nota furtivamente il mantello del giovane sconosciuto e la sua spada con uno stemma. In lontananza, il suono di un corno annuncia una battuta di caccia.

Arriva la corte, impegnata nella battuta, ed entra nel villaggio per trovare ristoro. Tra i vari componenti del seguito c'è la promessa sposa di Albrecht, la principessa Bathilde, con suo padre, il Duca di Curlandia. Giselle offre loro del vino e Bathilde, impressionata dal candore, dall'innocenza e dalla dolcezza della giovane contadina, le fa dono del suo medaglione. Hilarion, intanto, si aggira furtivamente, osservando Loys, inquieto e preoccupato. Questo conferma i suoi sospetti. Il rivale in amore, accecato dalla gelosia, smaschera allora il principe davanti a tutti, mostrando la spada con lo stemma. Giselle, perdutamente innamorata, nella disperazione prende la spada di Albrecht per uccidersi, ma poi impazzisce e muore per il dolore tra gli sguardi inorriditi dei presenti e lo strazio della madre.

atto

Il secondo atto si svolge in una radura illuminata dalla luna nei pressi della tomba di Giselle. Hilarion è sconvolto dal rimorso per la morte di Giselle e si reca presso la sua tomba. Nelle vicinanze vi sono i suoi amici, che cercano di distoglierlo e portarlo via. A un tratto i giovani percepiscono intorno a loro una presenza irreale e, spaventati, fuggono. Entrano in scena Myrtha, l'implacabile regina delle Villi, e le sue discepole. Giselle, evocata dalla sua tomba e accolta da Myrtha e dalle creature soprannaturali, danza con esse.

Hilarion è intanto inseguito dalle Villi, che lo costringono a danzare fino alla morte. Albrecht arriva disperato alla ricerca della tomba di Giselle; il fantasma della ragazza appare davanti a lui e gli ricorda il funesto presagio della margherita, il fiore cui avevano affidato il destino del loro amore. Egli implora il suo perdono, ma Myrtha raduna a sé tutte le sue discepole costringendo Albrecht a danzare. L'intento è quello di punire il giovane per il suo tradimento d'amore e farlo morire per sfinimento. Giselle supplica inutilmente Myrtha di risparmiarlo. Quindi inizia a proteggerlo, sorreggendolo e danzando con lui per tutta la notte.

Alle prime luci dell'alba le Villi sono costrette a svanire, Albrecht è salvo grazie all'amore di Giselle che, non appartenendo più alle Villi, torna per il riposo eterno nella sua tomba. Ai piedi della sepoltura rimane il giovane principe, solo e affranto dal dolore.

 

 

 

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