Tosca di Giacomo Puccini
Maria Agresta è protagonista dello struggente capolavoro di Puccini
Stefano Ranzani dirige Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio
Prova generale: domenica 3 luglio ore 21
Recite: martedì 5 luglio, giovedì 7 luglio, domenica 10 luglio ore 21
Una tragedia di passioni violente, una storia di potere e inganni, di riscatto femminile – non si era mai vista all’opera una donna vincere il ricatto di uno sbirro – travolto da un destino fatale. Puccini compie un salto in avanti componendo uno struggente capolavoro.
Terzo appuntamento con l’opera al Regio Opera Festival: martedì 5, giovedì 7 e domenica 10 luglio alle ore 21 al Cortile di Palazzo Arsenale va in scena Tosca, melodramma in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa dal dramma La Tosca di Victorien Sardou.
Sul podio il direttore Stefano Ranzani alla guida di Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio, rispettivamente istruiti dal maestro Andrea Secchi e dal maestro Claudio Fenoglio. Maria Agresta e Giorgio Berrugi vestiranno i panni di Floria Tosca e Mario Cavaradossi, Scarpia sarà interpretato da Elchin Azizov. Il nuovo allestimento è fieramente “Made in Regio”, avvalendosi della regia di Vittorio Borrelli, per 30 anni Direttore di scena del Teatro, delle scene di Claudia Boasso e dei costumi di Laura Viglione. Le luci sono di Christian Zucaro.
Milanese di nascita, Stefano Ranzani è attualmente uno dei direttori più affermati nel panorama internazionale, in particolare per il repertorio operistico, italiano e non solo, ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni musicali del mondo, fra le quali Teatro alla Scala, Metropolitan di New York, Opéra National de Paris, Wiener Staatsoper, Washington Opera, Liceu de Barcelona, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Colón di Buenos Aires, Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, Opernhaus di Zurigo, Bayerische Staatsoper di Monaco, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma.
Regista del nuovo allestimento di Tosca è Vittorio Borrelli. “Storico” direttore di scena del Regio, assistente alla regia, regista di ripresa e regista in alcuni fra i più importanti teatri lirici, in Italia e all’estero. Ha lavorato al fianco di professionisti di grande spessore, quali Luca Ronconi, Pier Luigi Pizzi, Ettore Scola, William Friedkin, Sylvano Bussotti, Robert Carsen, Hugo de Ana e Michele Placido per citarne solo alcuni. Con queste parole, Borrelli racconta l’idea della sua regia: «Tosca, dramma della gelosia, del sospetto e del tradimento. I tre ambienti dell’azione scenica sono immediatamente identificabili per quanto stilizzati, e in questi spazi si muovono i protagonisti, praticamente prigionieri del proprio ruolo, con una teatralità quasi da eroi e anti-eroi del cinema muto. La chiesa di Sant’Andrea della Valle diventa così il palcoscenico di una rappresentazione sacra, con il Coro che nel Te Deum diventa esso stesso icona di Santi e Martiri; la stanza di Palazzo Farnese si trasfigura in una sorta di macelleria umana, per il godimento di uno Scarpia sempre in equilibrio tra lussuria e violenza. E infine Castel Sant’Angelo, dove si consuma l’ennesimo tradimento, e dove alla fine tutti sono vittime delle proprie passioni e dei propri impulsi incontrollabili».
Le scene disegnate da Claudia Boasso, duttili e snelle, pensate per un palcoscenico “estivo”, fanno da cassa di risonanza alla forte valenza pittorica della musica pucciniana, conducendo lo spettatore nella Roma papalina: la cupola di Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, fino al tragico epilogo a Castel Sant’Angelo, dove lo stemma papale fa da sfondo – letterale e simbolico – alla morte di Tosca.
Una delle opere più amate di sempre, Tosca nel 1900 fu una rivoluzione, aprendo una nuova pagina dell’opera italiana e la strada a un Puccini ormai del tutto maturo, maestro nel dipingere musicalmente un ambiente che non fa solo da sfondo, bensì da motore al dramma stesso: la Roma del 1800, dominata dalla crudele polizia vaticana, tra bigottismo, violenza e fasto. Sullo sfondo, la battaglia di Marengo, Napoleone e le tensioni politiche dei repubblicani. Illica e Giacosa delineano un impianto drammatico perfetto, con unità di tempo, luogo e azione. Nel libretto, in tre atti, la velocità d’azione e la costante tensione drammatica lasciano spazio al Puccini melodico delle grandi arie – tra le più belle della storia dell’opera – e all’intensa caratterizzazione psicologica dei personaggi, sottolineata dalla finezza nell’uso dei temi conduttori.
Tosca, primadonna di teatro eppure così genuina nel mostrare le sue passioni – amore, odio e gelosia che la porteranno alla tragedia – sarà interpretata dalla limpida e sicura voce di Maria Agresta, la quale ha riscosso i primi grandi consensi di pubblico e critica proprio al Regio con I Vespri siciliani nel 2011, forte di un’espressività che si coniuga con la tecnica sopraffina e con un’emissione calibratissima. Graditissimo ritorno è anche quello di Giorgio Berrugi, che interpreta l’impetuoso Mario Cavaradossi. Berrugi, nominato da Plácido Domingo come uno dei suoi eredi, è uno dei tenori più apprezzati di oggi per il suo inconfondibile, caldo suono italiano, la sua eccezionale musicalità e le nuances espressive delle sue interpretazioni, che sapranno rendere al meglio l’impervia parte vocale pucciniana, che spazia dagli slanci romantici ed eroici al lirico struggimento di «E lucevan le stelle». Completano l’eccezionale cast: il baritono Elchin Azizov, nei panni di Vitellio Scarpia, Donato Di Gioia (il sagrestano), Enzo Peroni (Spoletta), Enrico Di Geronimo (Angelotti), Lorenzo Battagion (Sciarrone) e Riccardo Mattiotto (un carceriere). Il pastorello è interpretato dalla voce bianca Viola Contartese.
Grazie all’Impegno del Regio, anche in occasione di Tosca sosteniamo un’attività specifica promossa da un ente senza scopo di lucro che opera sul territorio della Regione. Parte dell’incasso della prova generale di domenica 3 luglio ore 21 sarà dedicata all’UNICEF Fondazione onlus, Comitato provinciale di Torino, per attività di supporto didattico e di rafforzamento degli apprendimenti dedicati ai bambini della scuola primaria appartenenti a nuclei familiari in condizioni di fragilità e residenti in quartieri periferici di Torino. Per informazioni: tel. 0115625272 e comitato.torino@unicef.it.
Il Regio Opera Festival è realizzato con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino. Media Partner è Publitalia ’80. Gli abiti dell’Orchestra, del Coro e dei tecnici del Teatro Regio sono stati realizzati da Modit Group.
BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Prezzi dei biglietti
Opere |Tosca e Don Checco: € 30 - 40 - 50
Balletti | Svetlana Zakharova & Vadim Repin e Béjart Ballet Lausanne: € 20 - 30 – 40
Concerti | 15 luglio, 29 luglio e 5 agosto: € 10 - 15
Per gli abbonati alla Stagione 2022 e per i gruppi di almeno 20 persone: sconto del 10%
Prezzi delle card
6 spettacoli: € 120 (per gli abbonati alla Stagione 2022: € 100) - 4 spettacoli: € 80
Le card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo
Per gli Under 30, prezzi mai così convenienti:
biglietti per le opere e i balletti a € 15 (posto unico); per i concerti: € 8; card a 4 spettacoli: € 40
Biglietteria; Piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242 - biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14
Un’ora prima degli spettacoli è aperta la Biglietteria presso il Cortile di Palazzo Arsenale
Alla Biglietteria non sono consentiti pagamenti in contanti ed è consentito il pagamento con Satispay
Per l’acquisto dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti della Stagione 19-20 e annullati causa Covid-19.
Biglietteria online: www.teatroregio.torino.it o www.vivaticket.it
Informazioni
Ingresso Uffici del Teatro Regio, piazza Castello 215 - da lunedì a venerdì: ore 9-17.30
Tel. 011.8815.557 - info@teatroregio.torino.it
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Torino, 27 giugno 2022
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