La scuola de’ gelosi, un precedente per Da Ponte e Mozart
di Elena Biggi Parodi
Il dramma giocoso La scuola de’ gelosi con il libretto di Caterino Mazzolà, fu composto da Antonio Salieri immediatamente dopo aver inaugurato il Teatro alla Scala di Milano il 3 agosto 1778 con l’opera seria Europa riconosciuta. Entrambe le composizioni teatrali risalgono al periodo di circa tre anni che Salieri trascorse in Italia in seguito allo scioglimento della compagnia per l’opera italiana a Vienna da parte dell’imperatore Giuseppe II, per privilegiare il prodotto nazionale del Singspiel, dal 1776 al 1783...
Un ritratto
di Liana Püschel
«Io sono il principe dei mediocri!», esclama Salieri in una scena di Amadeus. Il film di Miloš Forman è così celebre che ha contribuito ad alimentare un ritratto deformato di Antonio Salieri: quello di un musicista privo di talento, conservatore e così invidioso da pianificare l’omicidio del suo collega più anticonformista e geniale, Mozart. Forman e il suo sceneggiatore Peter Shaffer non crearono una storia originale, ma diedero nuova forma a una sorta di leggenda metropolitana nata alcuni anni dopo la morte del salisburghese, presto raccolta dai periodici e infine rielaborata da scrittori e musicisti...
Argomento
Le prime rappresentazioni dell’opera
Nel mondo
A Torino
Struttura dell’opera
a cura di Enrico M. Ferrando
La scuola de’ gelosi ha la classica struttura dell’opera buffa italiana del Settecento. Preceduta da una Sinfonia – in questa caso articolata in una limpida forma-sonata – è divisa in due atti, all’interno dei quali si alternano recitativi (ai quali è affidato lo svolgimento dell’azione) e numeri musicali veri e propri. I recitativi sono quasi tutti “secchi”, ossia accompagnati dal solo “basso continuo” – il termine non indica uno strumento, ma la linea portante dell’impalcatura armonica (eseguita da un violoncello e un contrabbasso) e da uno strumento a tastiera che “realizza” gli accordi impliciti nella linea del basso...