La fanciulla del West
Mentre i primi film western, brevissimi e muti, facevano furore sul grande schermo, Puccini pensò di trasferire una di quelle storie di pistoleri e di disperati sul prestigioso palcoscenico del Metropolitan Opera di New York. Il risultato fu La fanciulla del West, un’opera del tutto originale, sia per il soggetto sia per lo stile musicale. La protagonista è Minnie, una giovane energica e generosa che gestisce il saloon di un villaggio di cercatori d’oro in California. La sua vita è sconvolta dall’arrivo del bandito Dick Johnson, di cui è segretamente innamorata; nel tentativo di salvarlo dalla forca, arriverà persino a giocarsi la propria felicità in una partita a poker.
La musica segue il passo dell’azione in un continuo flusso sinfonico, dal quale emergono splendide isole di espansione lirica, come la struggente aria di Johnson «Ch’ella mi creda libero e lontano». Tra orchestra e palcoscenico è dunque necessaria una stretta collaborazione, che il maestro Francesco Ivan Ciampa saprà stabilire con la precisione e il nerbo che lo contraddistinguono. Tre interpreti acclamati per le loro qualità canore e attoriali avranno i ruoli principali: Jennifer Rowley sarà Minnie, Roberto Aronica il bandito Johnson e Gabriele Viviani lo sceriffo Jack Rance. Al suo debutto al Regio, la regista argentina Valentina Carrasco prende spunto dalle suggestioni cinematografiche del libretto e della partitura proponendo un nuovo allestimento che rende omaggio al genere western.
Conferenza-Concerto: mercoledì 20 marzo ore 18 - Piccolo Regio Puccini
Opera in tre atti
Personaggi e interpreti
Jennifer Rowley
Oksana Dyka
Gabriele Viviani
Massimo Cavalletti
Roberto Aronica
Amadi Lagha
Francesco Pittari
Paolo Battaglia
Filippo Morace
Cristiano Olivieri
Eduardo Martínez (Regio Ensemble)
Alessio Verna
Enzo Peroni
Enrico Maria Piazza (Regio Ensemble)
Giuseppe Esposito
Tyler Zimmerman (Regio Ensemble)
Ksenia Chubunova (Regio Ensemble)
Gustavo Castillo
Adriano Gramigni
Alejandro Escobar
Luigi Della Monica
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Turno F
Durante questa recita è attivo il Bimbi Club
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Argomento
atto
In un campo di cercatori d’oro, in California, i minatori si ritrovano alla “Polka”, il saloon gestito da Minnie. Una sera il menestrello Jake Wallace li commuove cantando una canzone nostalgica; uno di loro, Larkens, già scoraggiato per la durezza di quella vita, è sopraffatto dallo sconforto, e i compagni fanno una colletta per consentirgli di ritornare alla sua famiglia. Riprendono quindi a giocare a carte, ma Sid è sorpreso da Bello a barare, e solo l’intervento dello sceriffo Jack Rance impedisce che venga linciato. Sopraggiunge Ashby, agente della compagnia di trasporti Wells Fargo, annunciando l’imminente cattura del famigerato bandito Ramerrez. Tra Sonora e Rance, entrambi innamorati di Minnie, scoppia un alterco, interrotto dall’arrivo della ragazza: Minnie rimprovera tutti quanti per la loro impulsività, poi, traendo spunto dalla lettura di un passo della Bibbia, commenta che non esiste alcun peccatore al quale possa essere negato il perdono. Rance la corteggia, ma Minnie declina con delicatezza la sua proposta di nozze.
Uno sconosciuto, che si presenta come Dick Johnson, è accolto con diffidenza e ostilità. Minnie se ne fa garante. Ha riconosciuto in lui l’uomo che aveva incontrato casualmente tempo prima sentendosene attratta, ed ora i due giovani rievocano con commozione e tenerezza quell’episodio. Intanto viene catturato José Castro: il bandito, fingendosi un traditore di Ramerrez, si offre di condurre gli uomini del campo al nascondiglio della banda. In realtà intende solo allontanarli per lasciare libero il campo a Johnson – che, naturalmente, altri non è che Ramerrez. Rimasta sola con Johnson, Minnie svela di avere in custodia l’oro del campo: i banditi dovranno ucciderla, per riuscire a impossessarsene. Il fido cameriere Nick, preoccupato, segnala di aver avvistato dei movimenti sospetti nei dintorni del campo, e in effetti poco dopo si ode un fischio: il segnale convenuto per la rapina. Johnson, ormai innamorato, non risponde al segnale, mandando a monte il colpo. Minnie lo invita a raggiungerlo nella sua capanna.
atto
Minnie rientra nella sua abitazione – dove la servitrice indiana Wowkle la sta attendendo con il proprio uomo, Billy Jackrabbit – e si prepara a ricevere Johnson, che giunge subito dopo. I due giovani si dichiarano innamorati l’uno dell’altra. Qualcuno bussa alla porta: sono Rance, Nick, Ashby e Sonora. Nina Micheltorena, l’amante del bandito, ha dato loro le prove che Johnson in realtà è Ramerrez. Minnie nega che Johnson sia lì con lei, e Nick, pur accorgendosi che il bandito è nascosto in casa, tace. Non appena i quattro sono usciti, Minnie affronta Johnson, che, prima di andarsene, tenta di spiegarle per quali motivi sia divenuto suo malgrado un bandito. Non appena uscito, però, viene ferito da un colpo di pistola. In Minnie prevale il sentimento: lo soccorre e lo aiuta a nascondersi in solaio. Immediatamente sopraggiunge lo sceriffo. Minnie non può negare la presenza di Johnson e tenta una carta disperata. Propone a Rance una partita a poker. Se lui vincerà, avrà il bandito... e lei stessa. Altrimenti dovrà rinunciare alla cattura. Barando, Minnie vince, e Rance, cavallerescamente, si allontana.
atto
In un bivacco nella foresta, Nick e Rance stanno ragionando sull’incomprensibile amore della “loro” Minnie per il bandito, che si è nuovamente dato alla macchia, quando giunge Sonora con la notizia della cattura di Johnson. Nick si dilegua per avvertire Minnie. Alle accuse dei minatori, Johnson ribatte di essere sì un ladro, ma di non essersi mai macchiato di alcun assassinio. Comprendendo di non avere scampo, esprime l’ultimo desiderio: che Minnie non sappia della sua fine ignominiosa e lo creda fuggiasco, e redento. Ma Minnie arriva inaspettatamente: pistola in pugno, impedisce l’impiccagione e, ricordando ai minatori i propri insegnamenti sul perdono e l’amore, e tutti i sacrifici da lei affrontati per aiutarli, chiede di esserne ricompensata con la vita del suo uomo. Nonostante l’opposizione di Rance, i minatori liberano Johnson, e, commossi, salutano per l’ultima volta la ragazza, che si allontana con lui verso una nuova vita.