Una vetta ineguagliata
di Marco Targa
Nonostante il destino di Don Giovanni sia sempre quello di sprofondare nelle fiamme dell’inferno a scontare il castigo per le colpe commesse, il suo mito ha saputo tornare a reincarnarsi innumerevoli volte sulle tavole del palcoscenico, sotto forme sempre diverse. La versione che Mozart e Da Ponte ne diedero nell’opera andata in scena la prima volta al Nationaltheater di Praga nel 1787 ha finito per divenire uno dei riferimenti obbligati della cultura occidentale...
Note di regia
di Chiara Muti
La facciata d’un palazzo nobiliare in rovina, riversa a terra, fumante ancora dell’ultima scena appena terminata e già pronta per essere raccontata. Brandelli d’un decoro di teatro usurato dal tempo… Dalle porte riverse al suolo, più simili a sepolcri che a fastosi luoghi di incontri, corpi di marionette risorgono dalle ceneri d’un tempo che fu, logore, polverose…
Argomento
Struttura dell’opera
a cura di Enrico M. Ferrando
Per la ripresa viennese del 1788 Mozart e Da Ponte apportarono varie modifiche al testo del Don Giovanni andato in scena a Praga il 29 ottobre 1787. È pertanto possibile parlare di due versioni “autentiche” dell’opera: si tenga conto, tuttavia, che nel Settecento nessuno aveva simili scrupoli nei confronti di una partitura d’opera, che veniva sempre considerata disponibile a rimaneggiamenti in funzione delle circostanze in cui veniva eseguita...
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